Prima collaborazione per Gucci e Dover Street Market nel segno del wholesale di lusso, ma con un guizzo decisamente diverso dal Gucci degli anni passati. Il marchio della doppia G e il retailer fondato da Rei Kawakubo hanno annunciato una partnership nelle quattro sedi del multibrand a Tokyo, New York, Londra e Pechino. Il tandem inizierà domani 25 luglio con l’apertura di un negozio Gucci dedicato all’interno del Dover Street Market di Ginza, a Tokyo, e proseguirà con i tagli del nastro nelle sedi statunitense (10 settembre, in coincidenza con la settimana della moda americana), londinese (10 settembre) e cinese (prevista in autunno). “Avviare questo tipo di collaborazioni è un nuovo capitolo per Gucci, e Dover Street Market è un luogo ideale per le collezioni di Alessandro Michele”, ha commentato Marco Bizzarri, presidente e CEO del marchio.
In effetti, l’arrivo del nuovo creativo sembra aver traghettato il brand da un’interpretazione ‘istituzionale’ della moda verso prodotti decisamente più originali. Ad attirare l’attenzione dei vertici di Dover Street Market sembra sia stata proprio l’ultima collezione presentata da Michele, più androgina e romantica. In effetti, Adrian Joffe, presidente di Dover Street Market, ha dichiarato: “Abbiamo sempre creduto nell’importanza di infrangere le regole e prendere dei rischi. Farlo per un’azienda come Gucci è stato ancora più esaltante, anche alla luce di quanto abbiamo apprezzato le collezioni. C’è quella fantastica combinazione tra il nuovo e il tradizionale e al tempo stesso l’essere concettualmente autentico. Siamo molto orgogliosi e onorati di far parte della rivoluzione di Gucci”.
Non è la prima volta che il concept di Kawakubo invita brand del lusso ‘istituzionali’ a entrare a far parte del proprio universo retail proprio accanto a marchi dello streetwear, più casual e anche più economici: oggi Céline e Saint Laurent convivono sotto lo stesso tetto insieme a label meno conosciute come Yang Li e Molly Goddard. Ma a fare la differenza, più di tutto, è il fatto che a Gucci sia stato proposto di fare ingresso in un retailer di questo tipo: il riposizionamento del brand, a quanto pare, passa anche dal wholesale.