Anno in corsa per il gruppo Armani che, per il 2014, ha annunciato ricavi consolidati che superano i 2,5 miliardi di euro, in aumento del 16% rispetto al 2013. Anche l’ebitda ha registrato una crescita del 5,7% anno su anno a 507 milioni di euro, pari al 20% dei ricavi. Resta importante la liquidità di cassa che, al 31 dicembre 2014, ha superato i 500 milioni di euro. Si tratta di una delle crescite più rilevanti registrate nello scorso anno da un marchio del lusso: come risulta dallo studio Pambianco in uscita sul prossimo numero del magazine, in Italia, nel 2014, tra i principali gruppi per dimensione, Armani è stato l’unico, insieme a Valentino, a chiudere con un aumento superiore al 15 per cento. E anche rispetto ai maggior gruppi esteri, ‘perde’ il confronto soltanto contro Hennes & Mauritz (+17,8%).
“La crescita – si legge in una nota diffusa in mattinata dalla società – ha riguardato in maniera organica a livello di ricavi e margini tutti i brand e i canali distributivi del gruppo, in particolare Armani/Casa (+20%) e Armani Privé (+30%). A livello geografico, la crescita è risultata molto soddisfacente in tutti i mercati, in particolare in Asia e Middle East”. Il fatturato indotto, incluse le licenze, è risultato pari a 3,7 miliardi.
“Questi risultati sono frutto di un’attenta politica di diversificazione dei marchi e sono stati raggiunti grazie a una strategia industriale chiara, equilibrata, orientata a creare valore sano e duraturo e, non ultimo, grazie all’importante supporto dei nostri partner”, ha dichiarato Giorgio Armani, presidente del gruppo.