Bulgari investe nei profumi. A dirlo in un’intervista esclusiva a Pambianconews è Valeria Manini, vice president della divisione. La maison sta sostenendo l’innalzamento di posizionamento delle fragranze con azioni pubblicitarie e iniziative a sostegno dei punti vendita a livello internazionale. Azioni che hanno portato a una crescita del 5% del fatturato mondiale intorno ai 300 milioni di euro nel 2014, con previsioni di incremento del 6% nel 2015, dato superiore a quello del mercato mondo (+5%). “Per quanto riguarda l’Italia – aggiunge la manager – prevediamo nei prossimi tre anni una crescita del 3,5% per le nostre essenze, contro le previsioni Euromonitor che evidenziano solo un +0,4% per il settore della profumeria selettiva. Attualmente l’Italia pesa per noi poco meno del 10% del turnover globale”. Il 40% dei 300 milioni di fatturato dell’azienda provengono dall’Asia (dove si prevede che da qui a tre anni il 25% delle vendite saranno online), ma in particolare è il Middle East l’aerea cruciale per la maison e anche per tutto il mercato dell’alcolico. “Il Saudi Arabia – conferma Manini – diventerà il secondo mercato mondiale della profumeria nel 2018, in crescita del 10%, dalla quinta posizione che occupa oggi”. Per supportare l’upgrade di posizionamento dei profumi, l’azienda fa leva sul suo heritage creando nei punti vendita corner e ambientazioni che richiamano il mondo della gioielleria e proponendo esperienze vicine al concetto di ospitalità degli hotel Bulgari. Infatti da giugno 2015 sarà in vendita la gamma di Eau Parfumée, attualmente offerta solo negli alberghi, con un assortimento per le profumerie e i department store che comprende anche amenities kit e guest collection. Il travel retail è il canale prioritario per Bulgari Parfums e oggi pesa il 22% del giro di affari, con una crescita previsionale attorno al 4 per cento.