Dall’ingresso di Matteo Marzotto in Fiera di Vicenza Spa il processo di avvicinamento alla società Veronafiere si sta velocizzando. L’ultimo passo è stato quello intrapreso da Veronafiere e comunicato in sede di assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio 2014. “Dopo aver esaminato lo stato di avanzamento relativo allo sviluppo del progetto di partnership con la fiera di Vicenza e, sulla base delle relazioni presentate dagli advisor (Pwc), che confermano le potenzialità dell’operazione, autorizziamo il cda a procedere con tutte le ulteriori verifiche ritenute necessarie per la finalizzazione dell’accordo”, hanno fatto sapere dalla società scaligera.
Il prossimo passo per poter procedere con un’eventuale fusione è convertire Veronafiere da ente a Spa. Contestualmente, infatti, l’assemblea ha autorizzato il consiglio di amministrazione ad avviare gli approfondimenti propedeutici al processo di eventuale trasformazione. Tutti i soci dovranno essere pubblici: Fiera di Vicenza è già in linea con il 98% di soci pubblici, tra Comune, Provincia e Camera di Commercio cittadini, mentre la situazione di Veronafiere non è altrettanto chiara.
In attesa delle conversioni societarie, che richiederanno alcuni mesi, gli advisor Pwc stanno lavorando sulla valutazione dei due capitali. Se VeronaFiere ha chiuso il bilancio 2014 con ricavi per 75,2 milioni di euro, in aumento dell’8,5% rispetto ai 69,3 milioni del 2013 e un Ebitda di 10,2 milioni. Fiera di Vicenza ha un fatturato di circa 30 milioni.
L’obiettivo finale di Marzotto, del quale non ha mai fatto mistero, è lo sbarco in Borsa con la società che risulterà dalla fusione.