In Camera della moda si ri-comincia da Carlo Capasa, nominato ieri presidente. Si chiude dopo un anno e qualche mese l’epoca di Jane Reeve, che resterà amministratore delegato fino al 30 giugno. La decisione è stata presa ieri dal Consiglio direttivo che “si felicita” con il neo-incaricato, si legge nella nota, “e lo sosterrà nella realizzazione di un ambizioso progetto di valorizzazione e sviluppo”. Per comprendere quale sarà la svolta impressa da Capasa, AD di Costume National, occorrerà attendere il 14 maggio, data cui è stata spostata l’assemblea inizialmente prevista per il 15 aprile, quando il neo-timoniere della Camera proporrà una relazione in due parti: una rendicontazione delle cose fatte; un piano per i progetti futuri.
La nota della Camera conferma anche che “Mario Boselli, che ha servito con grande competenza, impegno e forte apprezzamento degli associati per più di 15 anni, verrà nominato Presidente Onorario nella prossima Assemblea”. Lo stesso Boselli, che aveva indicato il nome di Capasa già nel settembre 2014, ha tenuto a sottolineare la propria soddisfazione per la nomina dell’AD di Costume National, “in quanto conosce la macchina e la storia della Camera, avendone anche presieduto alcune commissioni, e ha una sensibilità internazionale”. “È stata una decisione che ha visto tutti d’accordo – ha aggiunto Boselli – e che rappresenta il meglio per la Camera”.
Il cambio rappresenta la soluzione più semplice, ma allo stesso tempo più difficile. Più semplice, in quanto Capasa avrà i poteri operativi che, dallo scorso anno, erano stati spostati sull’amministratore delegato, e li assumerà con un trasferimento interno delle deleghe che non richiederà un cambio di statuto. Più difficile, perché la Reeve ha rappresentato una scommessa sulla quale c’erano grandi aspettative. Il rapido sfumare, nei mesi, della fiducia, ha reso evidente la delicatezza del compito di guida della Camera, per giunta oggi senza un ruolo operativo intermedio quale quello di direttore generale. L’esperimento ha bruciato tempi e risorse. E ha cancellato più di una certezza. Non è un caso che la scelta, per quanto unanime, su Capasa, abbia richiesto un allungamento dei tempi, tanto da dover spostare l’assemblea fissata ad aprile.