È un bene essenziale, ma talvolta diventa una sfida. E Acqua for life, la campagna umanitaria lanciata nel 2011 dalla collaborazione tra Giorgio Armani e Green Cross International, ha portato a sette il numero dei Paesi in cui lanciare la sfida: a Ghana, Bolivia, Cina, Messico, nell’anno appena trascorso si sono aggiunti lo Sri Lanka, il Senegal e la Costa d’Avorio.
Il progetto, nato per procurare scorte di acqua ‘pura’ a tutti coloro che ne hanno bisogno, nei suoi quattro anni di vita ha generato 350 milioni di litri di acqua potabile (74 milioni solamente nel 2014) grazie alla costruzione di pozzi, pompe e sistemi di trivellazione e di raccolta di acqua piovana.
Nello Sri Lanka, sono stati costruiti un grande pozzo di trivellazione e una rete di distribuzione idrica che incanala l’acqua direttamente nelle case. Questo progetto ha avuto un impatto diretto su 200 famiglie residenti nell’area di Pulawala, di cui, in precedenza, solamente 56 avevano accesso diretto all’acqua.
Nel quartiere di Richard Toll Town in Senegal, Acqua for Life ha avviato l’installazione di un sistema di distribuzione idrica in un complesso scolastico, come parte di un impegno duraturo in questa zona dove attualmente i bambini devono percorrere in media 3 chilometri per cercare acqua.
In Costa d’Avorio, invece, dove quattro milioni di persone bevono ancora da fonti ‘non migliorate’, Acqua for Life ha posato la prima pietra di un pozzo nel villaggio di Dohouan, vicino al fiume Bia, frontiera naturale tra la Costa d’Avorio e il Ghana.