Investire per consentire una shopping experience di nuova generazione, internazionalizzarsi e garantirsi una nuova e accattivante visibilità sul web. Sono questi gli ingredienti che hanno consentito ai multibrand italiani di tornare a far aumentare i fatturati dopo anni segnati dalle turbolenze economiche e dalla concorrenza dell’online. Secondo uno studio condotto da Pambianco Strategie di Impresa e pubblicato sul numero 1 di Pambianco Magazine, nel 2013 i 40 multimarca italiani di fascia alta hanno registrato un fatturato globale di 605,5 milioni di euro contro i 581,8 dell’esercizio precedente, mettendo così a segno una crescita del 4,1 per cento. Stabile il dato riguardante l’ebitda, pari a 23 milioni di euro.
Su 40 multibrand, la metà ha chiuso il bilancio con un incremento più o meno sostanzioso delle vendite mentre la parte bassa della classifica mette in evidenza la debolezza di gran parte degli store italiani che hanno risentito della diminuzione del flusso di clienti italiani high spender. A sostenere la crescita generalizzata delle vendite ha influito anche il fenomeno del cosiddetto “parallelo”, ossia la scelta di alcune boutique di vendere all’estero, con regolare fattura, prodotti griffati delle loro boutique. Entrando nel dettaglio, il vertice della classifica delle cinque insegne top per fatturato è dominato da Folli Follie con 35,5 milioni di euro (+41,4%), seguito da Coltorti (34,2 milioni, in crescita del 7%). Gianni Cuccuini (33,1 milioni con un balzo in avanti del 22,9%), Sugar (33,1 milioni, -9,1%9 e Silvia Bini (28,8 milioni, +16,2%).
Tengono anche le catene di magazzini presenti nelle zone adiacenti ai centri cittadini. L’analisi condotta su 12 insegne evidenzia un flebile aumento dello 0,9% dei ricavi a quota 259,9 milioni di euro mentre migliora la redditività. L’ebitda del panel preso in considerazione è passato da 8,8 milioni di euro nel 2012 a 11 milioni nel 2013, pari al 4,2 per cento.