Brunello Cucinelli ha archiviato il 2014 con ricavi a quota 355,8 milioni di euro in crescita del 10,3% e prevede di replicare il trend anche nel 2015.
A trainare i conti della maison di Solomeo, secondo quanto riporta la nota sui risultati preliminari, sono stati sia i turisti di fascia alta sia i clienti locali, entrambi caratterizzati da abitudini e scelte di acquisto consolidate che non risentono in modo significativo delle problematiche geopolitiche che hanno dominato l’anno appena concluso.
Nello spaccato geografico, tra le migliori performance, si conferma l’area della Greater China che ha messo a segno un incremento delle vendite del 32,7 per cento. Seguono il Nord America (+12,7%) e l’Europa (+8,2%). Nel complesso i mercati internazionali, il cui peso è pari a 80,7% sul totale dei ricavi netti, segnano una crescita del 12,3% mentre il mercato italiano vede il fatturato salire del 2,8.
“Avendo in casa gli ordinativi per la collezione P/E 2015 e visti i sell out finali invernali 2014, siamo convinti – ha sottolineato il presidente e AD Brunello Cucinelli – che il 2015 potrà essere altrettanto speciale, immaginando una crescita dei ricavi e delle marginalità a due cifre, ma sempre garbata”.
L’indebitamento finanziario netto del marchio fondato nel 1978 dall’imprenditore omonimo si è attestato a circa 43 milioni di euro nell’esercizio concluso al 31 dicembre 2014. Circa 40 milioni sono stati investiti nell’anno all’interno del piano di investimenti pluriennale.