I molteplici annunci di cambiamento, dal format alla location (da Berlino a Barcellona, notizia poi ritrattata pochi giorni più tardi) cominciano a minare la solidità di Bread&Butter. La prossima edizione di gennaio del salone dello sportswear di Karl-Heinz Müller, previsto dal 19 al 21, si terrà nella capitale tedesca e nella consueta location del Tempelhof, ma in forma ridotta.
L’appuntamento alle porte occuperà solo un padiglione, l’area Urban Base, contro i cinque delle scorse edizioni, e ospiterà circa 200 brand, meno della metà rispetto al passato. A luglio Müller aveva annunciato il trasferimento della rassegna a Barcellona, per rinunciare poi subito dopo a causa del riscontro piuttosto gelido da parte della gran parte degli espositori. Che, a questo punto, hanno optato per le altre fiere presenti proprio negli stessi giorni a Berlino, da Premium a Panorama, da Seek a Bright, manifestazioni nate o comunque esplose sulla scia del ritorno di Bread & Butter a Berlino nel 2009 dopo la lunga parentesi catalana.
La crisi di Mr Müller rischia di far posticipare anche il progetto di sbarco in Corea, inizialmente pianificato per l’autunno del 2015. Interpellato dalla stampa tedesca, il patron ha messo le mani avanti dicendo che “un progetto di questo genere ha bisogno di ingenti investimenti che al momento non sono disponibili, ma resto comunque convinto di questa ipotesi”. Nei prossimi mesi verrà presa una decisione in merito alla creazione di una filiale della manifestazione in Corea.