Venti hotel di lusso e gioielli dai prezzi accessibili per avvicinare i giovani alla maison. È questa la strada intrapresa da Bulgari, che parte dalla nuova collezione Diva 2014 e dal potenziamento nel settore dell’ospitalità, tracciata dall’ad italo-francese Jean Christophe Babin, alla guida del brand da un anno e mezzo.
Proprio l’amministratore delegato ha annunciato i progetti in occasione dell’inaugurazione della Domus di Bulgari, il secondo piano con galleria-museo di gioielli della Collezione Heritage aperto nello storico negozio di via Condotti a Roma in concomitanza con i festeggiamenti per l’anniversario dei 130 anni della griffe. Nella stessa occasione, è stata appunto lanciata Diva, la nuova linea di gioielli che comprende anche ‘pezzi facili’, con prezzi più accessibili rispetto alla media di Bulgari, che vanno dai 1300 ai 12mila euro.
Per quanto riguarda il business degli alberghi, solo un paio di settimane fa Bulgari Hotels & Resorts aveva annunciato che nel 2018 inaugurerà un hotel a Dubai. Così, nel giro di pochi anni si arriverà a quota tre nuovi alberghi di lusso a Oriente, considerando quello di Shanghai in apertura nel 2016, con un progetto dello Studio Foster, e quello di Pechino all’inizio del 2017, con lo studio di architettura di Antonio Citterio Patricia Viel and Partners. Le nuove proprietà di Bulgari Hotels & Resorts si aggiungeranno dunque a quelle già esistenti di Milano, Bali e Londra, oltre che al ristorante stellato di Tokyo (Ginza) e al caffè di Osaka. In tutto, prevede Babin, la previsione è di arrivare a 20 Bulgari Hotel entro sette anni.