Dopo il boom, il declino. Nonostante la crisi economica italiana spinga molte famiglie a disfarsi di oro e gioielli, il compro oro fa un passo indietro.
Se all’inizio del 2013, infatti, contava circa 35mila negozi in Italia, gioiellerie incluse, oggi i punti vendita sono circa 15mila in meno su tutto il territorio. La conferma, come riporta Il Sole 24 ore, arriva da Nunzio Ragno, presidente di Antico (Associazione nazionale tutela il comparto dell’oro), in occasione del convegno ‘Evoluzioni sul commercio dell’oro e degli oggetti preziosi’, che si è svolto al Polo orafo del Tarì di Marcianise.
Sui compro oro ha pesato il passo indietro del metallo giallo, che a inizio mese è calato tornando a sfiorare quota 1,18 dollari l’oncia. Da marzo 2013 ad oggi il prezzo del metallo puro quotato al fixing di Londra è calato di circa 14 euro per grammo.
Secondo l’Aira (Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio) la caduta del settore dei compro oro è stimabile nell’ordine del 30%. Intervistato da Plus24 de Il Sole-24 Ore, il presidente e fondatore di Aira, Ranieri Razzante, ha dichiarato che la forte riduzione degli operatori in questo business è dovuta sia alla discesa dei prezzi del metallo prezioso sia alla riduzione delle scorte di oro presenti nelle case degli italiani.