La crescita di Sant’Ambroeus passa dal riassetto del bilancio e dall’espansione internazionale. Parola di Simonetta Langè Festorazzi, figlia dell’imprenditore che nel 1987 ha rilevato la storica pasticceria e da due anni AD del locale. “Il bilancio del 2013 si è chiuso con una perdita che intendiamo dimezzare al termine del 2014, per poi tornare in break even nel 2015”, assicura la proprietaria, che della società detiene il 50% insieme ai fratelli (l’altra metà è del marito). Il punto di svolta per il locale, passato dalle mani degli storici proprietari Pauli in quelle dell’immobiliarista Festorazzi alla fine degli anni 80 “quasi per scherzo”, è arrivato due anni fa, quando la famiglia ha iniziato a interessarsi direttamente alla pasticceria. “Da un anno abbiamo un nuovo direttore generale, che si sta occupando della revisione del bilancio e di una migliore gestione del personale”. Ad oggi, nel locale lavorano 38 persone e il fatturato 2013 è stato di circa tre milioni di euro, con una perdita attorno al mezzo milione. “Per incrementare il giro d’affari bisogna lavorare con l’estero”, spiega Festorazzi che ha già in mente un piano di espansione oltre confine, in particolare nei Paesi arabi, in Asia e nella più vicina Londra. “Stiamo procedendo con la registrazione del nostro marchio nel mondo e intanto ci guardiamo intorno: vogliamo portare i nostri prodotti là dove abbiamo più successo”. E intanto, per risollevare il bilancio, c’è grande aspettativa dalla stagione natalizia, da sempre la più redditizia per il locale: “Quest’anno contiamo di produrre 10mila chili di panettone: per il food italiano è un momento d’oro e intendiamo cavalcare l’onda di questo successo”.