Stime negative confermate sul 2013, e dati incerti per il 2014. In occasione della conferenza di presentazione di Super, questa mattina l’ente fiorentino ha diffuso le stime di Sistema moda Italia (Smi) sui dati Istat sull’andamento del comparto moda donna italiano (comprensivo di vestiario e maglieria esterna, camiceria e confezione in pelle) che segnalano come, lo scorso anno, il fatturato del settore sia sceso al di sotto dei 12,2 miliardi di euro, con un calo dell’1% rispetto al 2012. Un risultato che sostanzialmente conferma le stime rilasciate lo scorso febbraio in sede di bilancio pre-consuntivo.
I dati dell’indagine sul primo semestre 2014, inoltre, segnalano che nel periodo gennaio-aprile l’export di moda donna ha archiviato una crescita del +2,3%, mentre l’import ha invertito il trend, con un incremento del 5,8 per cento. A trainare le vendite all’estero sono stati la Cina (+32,5%), Hong Kong (+21,6%) e gli Usa (+9,9%), mentre l’Unione Europea è cresciuta del 4% e l’extra-Ue si è fermata allo 0,6 per cento. In questa zona ha sofferto in particolare la relazione con la Russia che, pur restando il secondo mercato di sbocco dopo la Francia e seguito dalla Germania, come ha sottolineato Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine, ha accusato, complice la delicata situazione politica, una perdita marginale dell’11,3% (mentre l’Ucraina cala del 15,7%). Più riflessivo il Giappone, che flette del 12,4 per cento.
Complessivamente, la filiera tiene laddove riesce ad esportare, ma deve fare i conti con le difficoltà sul mercato interno: “Nel 2013 i consumi interni sono calati del 7% circa – ha segnalato il presidente di Pitti Immagine – mentre nei primi mesi dell’anno in corso stiamo registrando un calo del 3-4%”.
Al di là dei dati macroeconomici di scenario, Pitti Immagine pensa a fare squadra con Milano, tra le quali ”non c’è antagonismo, perché la collaborazione premia entrambe”, ha detto l’assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Moda e Design del comune di Milano Cristina Tajani, mentre la capitale della moda prepara il suo palinsesto fashion per i mesi di Expo 2015. “I nostri progetti – ha detto il presidente di Cnmi Mario Boselli – si concentreranno su tre fronti: portare i signori dello shopping nel Quadrilatero, portare a vedere l’artigianato e la filiera alta che producono per le grandi griffe, e potenziare le nostre fashion week in programma nel 2015, ossia l’uomo di giugno e la donna di settembre. Tuttavia, i lavori sono ancora in corso e nulla è stato ancora definito nei dettagli”. Dal canto suo, Tajani ha ricordato che, insieme con Camera di Commercio, il Comune ha messo in piedi Expo in città, un palinsesto di eventi culturali e di altra natura che comprende un intero filone dedicato a moda, design e food.