I resoconti post-evento parlano chiaro. Le manifestazioni francesi ultimamente sembrano attraversare un periodo nero.
Come riportato dalla testata online FashionMag, calano i visitatori, sia a Interfilière Paris (-5%) che a Who’s Next, e sembra sia un trend persistente. La fiera business con focus su intimo e beachwear ha registrato il passaggio di 10.500 visitatori durante la sua ultima edizione, tenutasi dal 5 al 7 luglio presso Porte de Versailles. I primi tre Paesi per presenze sono stati Francia, Italia e Gran Bretagna.
Stessa sorte per la rassegna di abbigliamento Who’s Next che, nei quattro giorni di manifestazione dal 4 al 7 luglio, ha segnato un netto calo (-18%) dei visitatori francesi, attestandosi a 22.730 visite al posto delle 27.872 del luglio 2013. Decremento anche per le presenze straniere, scese a 14.080 con un -15%. Crescono, invece, i visitatori asiatici.
Tirando le fila, dalle fiere è emerso come siano i settori creativi ad andare meglio. Con buyer intenzionati a comprare.
Le performance hanno dimostrato l’esito negativo delle novità introdotte a livello organizzativo: la fusione tra Prêt-à-Porter Paris e Who’s Next e l’anticipo delle date a luglio da settembre.
Le domande che oggi circolano tra gli imprenditori, commenta FashionMag, riguardano la sensatezza strategica di far coincidere le fiere con il periodo dei saldi e la validità di manifestazioni forse troppo generaliste e incapaci di rendersi più internazionali.