Dopo aver messo a segno un incremento dell’8% dei ricavi nel corso del 2013, la toscana Filpucci punta a replicare la performance positiva anche quest’anno. Forte di un incremento del 5% degli ordini nel primo semestre del 2014 trainato dalla riconferma dei principali mercati di riferimento per l’alto di gamma, ovvero Stati Uniti, Francia e Germania. “L’Europa si conferma di salute”, ha sottolineato Federico Gualtieri, vice president di Filpucci, 36,5 milioni di euro di ricavi nel 2013 e che ha investito circa 600mila euro in nuovi macchinari . “Performa bene anche il Giappone, che uguaglia l’emergente Corea del Sud, creativa fucina di talenti, cultori della qualità mentre la Cina ha rallentato”, ha continuato, “abbiamo fatto uno studio sul potenziale di quel mercato nei confronti di un semilavorato alto di gamma come Filpucci: apparentemente una settantina di marchi in grado di potersi permettere i nostri fili. Per quanto riguarda la Russia, rispetto alle buone performance dell’anno scorso, malgrado le incertezze del momento, riteniamo di non perdere posizioni. Si tratta di una buona piazza che ama i marchi tessili italiani e americani. Per noi è un mercato di nicchia che assorbe filati di pregio destinati ad accessori fashion di alta gamma”.