Stime negative confermate sul 2013, ma prospettive di ripresa nel 2014. In occasione della conferenza di presentazione di Pitti Uomo, questa mattina l’ente fiorentino ha diffuso le ultime analisi di Sistema moda Italia (Smi) sull’andamento del comparto tessile-moda italiano nello scorso esercizio. Nonché i risultati di un’indagine sul primo semestre 2014, realizzata su un panel di 100 aziende, secondo cui “il 2014 si è aperto con dinamiche positive in tutti gli stadi della filiera”. Inoltre, secondo le elaborazioni provvisorie, “nel primo trimestre dell’anno – si legge sempre nella nota – le aziende del tessile moda a campione presentano una crescita del fatturato totale del 3,3%, sintesi di un aumento del 4,5% messo a segno da chi opera nel monte della filiera e di un +2,5% degli operatori che operano valle”.
Sullo scorso esercizio, “in attesa di completare la raccolta delle informazioni aziendali e di diffondere il bilancio settoriale definitivo per il 2013, Smi conferma ad oggi le stime rilasciate lo scorso autunno”. In particolare, “il fatturato, pur permanendo in territorio negativo, evidenzia una decelerazione del ritmo di caduta rispetto al 2012 e dovrebbe, pertanto, archiviare una decrescita dell’ordine del -1,9% su base annua” a un valore di 50,1 miliardi di euro.
La frenata si riflette anche in un calo delle imprese e degli addetti. “Le aziende dovrebbero registrare su base annua una contrazione dell’1%, corrispondente a 500 unità. Gli occupati dovrebbero invece calare a circa 414mila, in flessione del 2,2%”. Significa 9.300 lavoratori in meno.