Il terreno su cui si consuma l’ultima sfida tra i due giganti del web, Google e Amazon, è quello delle consegne a domicilio. In questi giorni, infatti, Mountain View ha esteso il proprio servizio di home delivery in giornata, il Google Shopping Express, anche a Manhattan e a Los Angeles. Il servizio, che permette alla clientela di vedersi recapitare i propri acquisti in meno di 24 ore, è partito lo scorso anno dalla zona della San Francisco Bay e soltanto adesso è arrivato anche nella Grande Mela (a breve, dovrebbero essere raggiunti anche i Queens e Brooklyn). L’azienda, inoltre, ha reso noto che presto arriverà a coprire svariate altre zone degli Stati Uniti, a cominciare da Los Angeles, Bel-Air, Beverly Hills e West Hollywood. L’azienda specializzata in e-commerce Amazon, da parte sua, abitua da anni i propri utenti alle consegne veloci con il suo servizio same-day.
Nonostante la partita si giochi per arrivare agli stessi risultati di vendita, le modalità attraverso cui operano i due retailer sono molto distanti tra loro. Se il processo di consegna per Amazon passa dai magazzini che il colosso ha sul territorio statunitense, Google si avvale di partner locali, retailer ‘fisici’ che si occupano della consegna dei prodotti ordinati tramite il motore di ricerca. In questo modo, il primo può godere di un maggiore controllo sull’intero processo di vendita, ma il secondo risparmia notevolmente sui costi di stoccaggio, ridotti a zero grazie agli accordi con negozi già esistenti. Tra i retailer partner del Google Shopping Express spiccano i nomi di Costco, Target e Walgreen: il costo del servizio è gratis per i primi sei mesi dal debutto in un’area metropolitana, dopo di che il prezzo aggiuntivo sugli acquisti è di 4,99 dollari.