Il gruppo Kering a partire dal prossimo mese di maggio dividerà le attività del lusso in due: Luxury – Couture & Leather Goods e Luxury – Watches and Jewelry, che faranno capo al presidente e CEO François-Henri Pinault. Inoltre Marco Bizzarri è stato nominato CEO della divisione Luxury – Couture & Leather Goods, mentre la divisione Luxury – Watches and Jewelry sarà guidata dal CEO Albert Bensoussan. Gucci, sotto la responsabilità del presidente e CEO Patrizio di Marco, rimane sotto la supervisione diretta di François-Henri Pinault.
“Per favorire la continua espansione della divisione lusso di Kering, derivante sia dalla crescita organica sia dalle acquisizioni del 2012 e 2013 – riporta il comunicato del gruppo francese – il Gruppo sta affidando le proprie attività a una direzione più specializzata, in modo da potenziare il monitoraggio e focalizzare le competenze e le risorse aziendali che il Gruppo mette a disposizione dei suoi marchi per accelerarne lo sviluppo”.
Nella divisione Luxury – Couture & Leather Goods, i CEO di Bottega Veneta, Saint Laurent, Alexander McQueen, Balenciaga, Brioni, Christopher Kane, McQ, Stella McCartney, Tomas Maier e Sergio Rossi riporteranno a Marco Bizzarri, che al momento rimane presidente di Bottega Veneta nell’attesa dell’imminente arrivo di un nuovo CEO per il marchio.
Nella divisione “Luxury – Watches & Jewelry”, i CEO di Boucheron, Girard-Perregaux, JeanRichard, Pomellato, Dodo e Qeelin riporteranno a Albert Bensoussan.
Per quanto riguarda il primo trimestre 2014 ( chiuso il 31 marzo) il gruppo ha archiviato ricavi per 2,4 miliardi di euro, in crescita del 4,1% a perimetro e tassi costanti e dell’1,2% a tassi variabili, rispetto al primo trimestre 2013. L’attività del lusso ha registrato un progresso del 5,1% a tassi reali, mentre quella ‘Sport & Lifestyle’ ha registrato un ribasso dello 0,2% per cento.
Bottega Veneta, in particolare, ha avuto un andamento molto brillante, con un più 15% delle vendite (a parità di perimetro) mentre Saint Laurent, su cui il gruppo sta puntando molto in questa fase, è salita del 27% (su basi omogenee), sostenuta dal balzo del 72% delle vendite nei negozi di proprietà.