Burberry cresce nei sei mesi chiusi il 31 marzo. Le vendite del gruppo hanno registrato un aumento del 19% a 1,298 miliardi di sterline (pari a circa 1,57 miliardi di euro), rispetto agli 1,116 miliardi dello stesso periodo del 2013, anche se i suoi risultati hanno risentito dell’impatto dei tassi di cambio, come spiegato in una nota.
Il comparto retail è aumentato del 13%, mentre il wholesale ha messo a punto un +11%, ma, considerando il beauty segna addirittura un +53 per cento. Il settore ‘bellezza’ ha incassato 93 milioni di sterline nel periodo, e 144 milioni nell’anno, il primo durante il quale Burberry ha riportato in house la profumeria, registrando buoni risultati, in particolare con il lancio delle due nuove fragranze per uomo e donna Brit Rhythm. Il settore licencing, infine, è cresciuto del 2%, escludendo le fragranza e i prodotti per la bellezza.
Soddisfazione da parte del management che legge i numeri come il risultato “degli investimenti sia nell’offline sia nell’online nel settore della vendita al dettaglio, oltre che nel marketing e nel servizio clienti”, ha dichiarato in una nota Angela Ahrendts, il Chief Executive Officer che a maggio lascerà il posto al direttore creativo Christopher Bailey.
Con il passaggio di gestione “Burberry inizia un nuovo anno”, ha aggiunto la Ahrendts, che prevede una serie di “investimenti nei mercati di punta, come Shanghai, per aumentare ulteriormente l’appeal del marchio agli occhi dei clienti di lusso, sia casa sia in viaggio”. A Shanghai, infatti, Burberry ha aperto il suo più grande negozio nella regione dell’Asia-Pacifico, una zona che ha registrato nel retail una crescita a doppia cifra (+19%) guidata dalla Greater China e dallo slancio in Corea.
In mattinata, in seguito alla diffusione dei dati di ieri sera, il gruppo cresceva in Borsa (London Stock Exchange) di oltre un punto.