Cresce a doppia cifra Tuum, il marchio di gioielleria ‘spirituale’ fondato nel 2009 da Michele Alberti e Simone Finocchi a San Giustino (Perugia). Dopo aver archiviato il 2013 con un fatturato di 4,5 milioni di euro, in aumento del 15% sul 2012, il brand umbro ha messo a segno un +21% nel primo trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. “Nel 2013 – rivela Alberti a Pambianconews – la nostra aspettativa era di un giro d’affari di 5,5 milioni (vedi articolo, ndr), ma tra settembre e dicembre sono mancati 500mila euro dal mercato italiano e altrettanti dall’estero. L’inizio del 2014 è stato invece molto positivo, e l’obiettivo per quest’anno è di arrivare a 6 milioni di ricavi, di cui 1 milione di fatturato estero. L’internazionalizzazione del marchio è iniziata nel 2013 e oggi la quota export è inferiore al 10%, ma le prospettive sono buone”.
A Baselworld, dove ha presentato tra le altre novità la collezione Decem, rivisitazione dell’anello-rosario, e Unicus, il primo solitario Tuum che debutterà in vendita nei prossimi mesi, il brand ha ottenuto “ottimi riscontri di sell-in e nel riconoscimento dell’universo del marchio da parte dei clienti, e aperto diversi nuovi clienti internazionali”, spiega Alberti. Sul fronte distributivo, Tuum ha di recente fatto ingresso all’interno del Coin di piazza V Giornate a Milano e lo farà nell’Excelsior di via Cola di Rienzo a Roma. Inaugurerà, inoltre, la prossima settimana, il primo corner all’interno del nuovo centro commerciale La Nave a Marghera (Ve).
In aumento, infine, la presenza online, con il lancio, a breve, dell’e-store in partnership con Google, la creazione di un’app e della pagina su Facebook, che sfiora i 200mila follower, e su altri social. “Il web – conclude l’imprenditore – è per noi fondamentale per tracciare un profilo dei nostri consumatori, che abbiamo scoperto essere sempre più trasversale, dalle persone credenti ai teenager”.