Bric’s ha chiuso il 2013 in pareggio rispetto all’esercizio precedente, registrando 40 milioni di euro di giro d’affari grazie alla crescita dei mercati stranieri. Le performance sono state particolarmente favorevoli sul mercato tedesco, statunitense e nel Far East.
L’azienda comasca di valigeria (che può contare, però, su una notevole gamma di prodotti anche nel segmento degli accessori e della piccola pelletteria) punta al potenziamento dell’export che, al momento, pesa per il 65% sul turnover complessivo, e all’espansione dei monomarca a insegna Bric’s Store sulle piazze strategiche.
“Il nostro punto di forza è nella produzione made in Italy: nasciamo come produttori e tali vogliamo rimanere”, dice a Pambianconews Roberto Briccola, direttore generale del marchio in occasione della presentazione della nuova collezione a Milano. “Il modello del nostro business è suddiviso in tre parti: la produzione, la distribuzione (entrambe anche in conto terzi) e il marchio Bric’s”. L’azienda, che impiega circa 80 dipendenti solo nel comasco, per molti anni ha distribuito marchi come Kipling e Tumi e tutt’oggi espone nei propri monomarca altri brand, come Araldi e Cromia. “Anche grazie a questa strategia, mettiamo i nostri store nella condizione di raggiungere il breakeven anche nelle location minori”, conclude Briccola.