Luxottica archivia il 2013 con ricavi per 7,3 miliardi di euro, in crescita del 3,2% rispetto all’anno precedente (+7,5% a cambi costanti) mettendo a segno una crescita dell’utile netto adjusted del 10,3% a quota 617,3 milioni.
Il gruppo veneto di occhialeria ha conseguito per il terzo anno consecutivo risultati importanti nei mercati emergenti con un incremento superiore al +20% a parità di cambi, con punte di eccellenza in Cina, Brasile e Turchia. Le vendite complessive in Nord America sono cresciute del 3,5% supportate in particolare dalla performance della divisione wholesale (+6,7%). Luxottica ha inoltre conseguito in Europa un incremento del fatturato pari all’11% a parità di cambi rispetto all’anno 2012.
“Leggermente sotto le attese – si legge su il Sole-24 Ore – i risultati del quarto trimestre in cui il giro d’affari è stato pari a 1,64 miliardi rispetto a una stima di 1,67 fissata dal consensus degli analisti Bloomerg”.
Nel quarto trimestre l’utile netto adjusted è stato pari a 93 milioni in crescita del 9,1% rispetto allo stesso periodo del 2012. L’aggiustamento fa riferimento al costo non ricorrente sostenuto a seguito della verifica avviata dalla Guardia di Finanza per l’anno 2007 e che si è conclusa con un rilievo in tema di transfer pricing che ha implicato ulteriori oneri di 26,7 milioni. Il Gruppo ha deciso di aderire al processo verbale di constatazione procedendo al pagamento delle somme risultanti per l’anno 2007. Luxottica ha ritenuto opportuno procedere, di propria iniziativa, a un ulteriore accantonamento prudenziale di 40 milioni di euro relativo all’impatto stimato per gli esercizi successivi.