Dopo 30 anni, addio alle cravatte di Tie Rack. La più grande catena britannica di negozi specializzati in questo e altri accessori dell’abbigliamento maschile ha annunciato la chiusura di tutti i suoi punti vendita. Si tratta dell’ultima puntata di un declino che da tempo pesava sull’azienda, che dai 450 negozi nel mondo degli anni 90 era arrivata ad averne solo 44 e solo nel Regno Unito. A seguito della chiusura del marchio, di proprietà di una società italiana, il gruppo Fingen dei fratelli Fratini, circa 200 dipendenti perderanno il posto di lavoro. I dati economici più recenti parlano di una perdita di 6,9 milioni di sterline (pari a circa 8,3 milioni di euro) nel corso dell’ultimo anno.
Tie Rack, nata nel 1981 dall’idea di un commerciante di origine sudafricana, Roy Bishko, con la passione per le cravatte di Harrods, nel 1999 era passata nelle mani dell’azienda comasca Frangi, che nel 2007 è entrata a far parte del gruppo Fingen di Firenze.
A far tirare giù le serrande per sempre, sembra che siano state in parte le cattive strategie di marketing. “Tie Rack non è stata capace di differenziarsi, di dare una qualità e un’identità al suo brand tale da convincere i consumatori a servirsene” ha detto al Guardian Neil Saunders della società di analisi di mercato Colunmino. Inoltre, ha pesato la concorrenza dei centri commerciali e il declino di questo accessorio, specialmente tra le generazioni più giovani, che preferiscono un abbigliamento più informale persino sul posto di lavoro.