La politica non ha fatto abbastanza negli ultimi anni per sostenere la nautica. Ad ammetterlo è il ministro delle Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi, in visita al 53° Salone nautico di Genova, dove ha colto l’occasione per fare un mea culpa: ”Quando si fanno degli errori – ha detto – bisogna riconoscere che si è sbagliato” e adesso ”tutti insieme dobbiamo dimostrare che abbiamo a cuore una cosa sola: fare e tornare a fare perché le imprese tornino a essere protagoniste”. “La politica ha messo il comparto della nautica in ginocchio – ha detto il ministro -, dobbiamo tutti insieme dare un segnale forte. Le imprese lo stanno dando perché questo è il Salone del coraggio”.
Nella stessa occasione è arrivata una promessa: la firma di un protocollo di intesa, che anticipa i contenuti della legge delega sulla nautica, per mettere fine ai controlli a ripetizione. “Chi viene in Italia, con una barca di qualunque dimensione, è bene accolto – ha proseguito -. È giusto ovviamente pagare le tasse, ma non si può criminalizzare nei controlli un intero settore, con cittadini che hanno il diritto e il dovere di essere accolti nella maniera migliore nel nostro Paese. Questo sarà il primo segnale forte che daremo nelle prossime settimane”.