Oggi scatta l’aumento dell’Iva, l’aliquota ordinaria che salirà dal 21 al 22 per cento. Secondo la consueta ricerca dell’ufficio studi della Cgia di Mestre, dopo mobili, elettrodomestici e la manutenzione della casa, sarà il settore dell’abbigliamento e delle calzature a pesare maggiormente sui conti della famiglie. Con una spesa annua pari a 66,5 miliardi di euro, infatti, secondo i dati il ritocco dell’Iva porterà un gettito aggiuntivo di 550 milioni di euro, pari al 19,3% del maggior gettito totale atteso.
Alla luce di questa previsione, a preoccuparsi non sono solo i consumatori, ma anche i commercianti. Vinicio Ravagnani, il retailer che gestisce sei Boutique Vinicio in Italia, tra Legnano e Arona, parlando con Pambianco News ha espresso tutte le sue perplessità: “Ci voleva solo questa! In una situazione in cui i consumi sono fermi e non vediamo miglioramenti, prevedo un ulteriore aggravarsi dell’aria di pessimismo, perché anche chi ha le possibilità economiche ha paura del futuro e non spende. Ad aiutarci sono rimaste solo le fashion victim”. Il rischio, secondo l’imprenditore, è che ci sia una fuga di massa fuori dall’Italia: “Per esempio, molti sono già andati in Svizzera – ha detto – dove le cose funzionano meglio e si sta ben lontani da un governo che non è stato capace di risollevare la situazione”.