Calo a doppia cifra delle vendite, un ebitda praticamente dimezzato e una posizione di cassa netta che, seppur ancora in positivo, risente dell’erosione di tutti i parametri economici. Il primo semestre del 2013 per Geox è una lunga scia rossa dovuta allo stallo del mercato italiano (-21,8%) e al rallentamento di quello europeo (-5,7%), risultato che peraltro arriva a una settimana di distanza dall’annuncio del primo accordo sugli esuberi.
I ricavi consolidati del primo semestre hanno registrato una flessione del 9,9% (-9,6% a cambi costanti) a 386,8 milioni di euro con una diminuzione delle vendite che ha interessato sia il core business, ovvero le calzature (-8,7%), sia l’abbigliamento, area considerata potenzialmente strategica per il gruppo di Montebelluna, ma che ha registrato una diminuzione del 18,2 per cento. Il risultato operativo rettificato (Ebit) crolla a 6,8 milioni, pari all’1,8% dei ricavi contro euro 37,0 milioni del primo semestre 2012 (8,6% dei ricavi) mentre il risultato operativo lordo, considerato sempre a netto degli oneri e proventi atipici, precipita a 26,8 milioni, pari al 6,9% dei ricavi contro 56,7 milioni del primo semestre del 2012 (13,2% dei ricavi).
“Il primo semestre del 2013 – si legge nella nota del gruppo – si è concluso con un risultato condizionato dalla difficile e perdurante congiuntura economica che sta colpendo Paesi per noi rilevanti come quelli dell’Europa mediterranea per i quali è molto difficile prevedere i tempi di ripresa”. Italia ed Europa pesano infatti rispettivamente per il 32% e il 45% del turnover. Contano ancora poco dal punto di vista delle vendite e della penetrazione retail le due aree che hanno segnato gli unici risultati positivi: nord America (+2,9%) e il resto del mondo segnalato con la dicitura Altri Paesi (+2,3%). A gravare sui conti anche il riassetto distributivo del wholesale (-19,2%) e del canale franchising (-18,8%) con la razionalizzazione di parte della rete di vendita. “Il 2013 sarà quindi, come già anticipato, un anno di transizione in cui il gruppo, grazie alla solidità patrimoniale e finanziaria di cui gode, continuerà a investire con determinazione sia nello sviluppo di nuovi prodotti, sia nel bilanciamento geografico delle vendite. Obiettivo è cogliere le rilevanti potenzialità di crescita, in particolare in mercati come Cina, Hong Kong e Russia dove la presenza del Gruppo è ancora limitata”.
In apertura di giornata il titolo ha lasciato sul terreno quasi il 4 per cento.