VF Corporation ha chiuso il secondo quarter, concluso lo scorso 29 giugno, con un utile netto in calo dell’11% e con ricavi in aumento di 3,7 punti percentuali. Il colosso statunitense dello sportswear, che controlla marchi come The North Face, Timberland, Wrangler, Vans e Lee, nei tre mesi ha riportato profitti per 138,3 milioni di dollari (erano 155,3 milioni nello stesso periodo del 2012). Escludendo i costi relativi all’acquisizione di Timberland (un’operazione avviata da 2,3 miliardi di dollari a giugno 2011) e i profitti ottenuti dalla vendita di John Varvatos, l’utile netto del trimestre è di 142 milioni di dollari, in crescita del 16% rispetto ai 123 milioni del 2012.
I ricavi totali si sono attestati a 2,22 miliardi di dollari, un risultato inferiore ai 2,26 miliardi attesi dagli analisti.
VF ha alzato di 10 centesimi per azione la guidance per l’intero esercizio, che sale quindi a 10,85 dollari per azione. Viceversa, le stime per i ricavi totali sono rimaste inalterate a quota 11,5 miliardi, con un incremento del 6% sul 2012.
Dopo l’annuncio dei risultati del quarter, venerdì 19 luglio il titolo del gruppo sul listino statunitense cedeva circa due punti percentuali a metà della giornata di contrattazioni.