Sceso il sipario sull’edizione N°77 di Pitti Bimbo si tirano le prime somme sull’andamento della manifestazione fiorentina dedicata al childrenswear. I compratori registrati sono stati 5.800 (erano stati 6.200 un anno fa) mentre i visitatori totali hanno sfiorato le 10mila presenze. Il dato estero, migliore come andamento rispetto alle presenze italiane, ha superato i 2.600 buyer totali (provenienti da più di 60 Paesi). L’Italia ha segnato 3.200 compratori, in calo rispetto ai 3.500 del giugno 2012.
A trainare le presenze estere, i compratori russi (+12,5%, ormai stabilmente in testa nella classifica dei mercati internazionali), Inghilterra (+8,5%), Olanda (+5%), Giappone (+6%), Svizzera (+10%), e dai paesi dell’Europa dell’Est (Romania, Polonia, Repubblica Ceca, Ucraina e Bielorussia). Buoni sono stati i numeri dal Medio Oriente e tra i mercati europei, conferma i suoi numeri la Germania mentre soffrono le presenze da Spagna, Francia e Belgio.
“I numeri finali – ha commentato Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine – riflettono l’andamento dei mercati: quello italiano che sta soffrendo, in un momento di grande ristrutturazione nel sistema distributivo; quelli esteri che continuano a trainare il made in Italy, in particolare i Paesi che hanno un prodotto interno lordo più tonico e in crescita. In generale è stata un’edizione di grande concretezza: i buyer, e i più importanti c’erano tutti, sono arrivati con la voglia di vedere le novità e fare acquisti e le aziende hanno dato il meglio di sé, nelle collezioni e nelle presentazioni”.