Prada va avanti come un treno, e promette di non cambiare rotta “mantenendo gli attuali tassi di crescita”. I risultati dell’esercizio 2012 del gruppo, già noti e illustrati ieri a Milano all’assemblea del gruppo che ha approvato il bilancio dell’anno (chiuso al 31 gennaio 2013), hanno infatti registrato un utile in impennata del 45% a 625,6 milioni, e ricavi a quota 3,29 miliardi (+29%).
A margine dell’incontro, l’amministratore delegato Patrizio Bertelli ha risposto ai giornalisti su diverse questioni, a partire da quella delle nuove acquisizioni. Niente cambiamenti in vista al momento per il gruppo che preferisce concentrarsi sugli assetti attuali e proseguire con il piano di nuove aperture di negozi, a cominciare dalla Cina. “Abbiamo così tanto da fare all’interno del nostro perimetro che non vogliamo distrarci” ha spiegato l’AD. Confermata, dunque, una nuova galoppata di opening nel 2013: “Saranno tra 70 e 80, distribuiti in vari Paesi anche perché – ha sottolineato Bertelli – i nostri ricavi sono cresciuti in tutto il mondo. In Cina abbiamo un programma triennale che prevede l’apertura di 10-12 negozi l’anno”. Come se non bastasse, nel 2014 la casa di moda milanese dovrebbe sbarcare anche in Angola.
Sul fronte quotazione, invece, non ci sono novità all’orizzonte. Prada, infatti, non ha nessuna intenzione di quotarsi, dopo Hong Kong, anche a Milano, come ha voluto precisare l’AD: ”In un’altra Borsa europea non ci veniamo, a Milano non ci quotiamo”, perché ”essere su due Borse complicherebbe la gestione e noi vogliamo avere un’azienda bella per portare vantaggi ai nostri soci e per ripagarli”.
L’amministratore delegato ha risposto anche in merito alla delicata vicenda relativa al rilancio della Camera nazionale della moda, dopo che nei giorni scorsi Giorgio Armani aveva detto che sarebbe entrato nell’associazione solo se tutti i marchi avessero sfilato a Milano, citando in particolare Miu Miu e Valentino. ”Il marchio non sfilerà a Milano”, ha chiarito Bertelli, sottolineando che Prada e Miu Miu sono entrambi marchi “importanti” e che il gruppo fa ”una sfilata a Parigi e una a Milano”.
Bertelli, da poche settimane nominato vicepresidente vicario della Camera, ha fatto anche il punto sull’associazione, che “ha lavorato bene” , anche se “ora – ha detto – c’è da rivedere qualcosa. Non guardo al passato, ma al futuro”.