Pandora apre il 2013 con risultati record. Nei primi tre mesi dell’anno il fatturato del gruppo danese del gioiello componibile si è attestato a 2 miliardi di corone danesi (pari a circa 269 milioni di euro), con un balzo del 40,6% rispetto allo stesso periodo nel 2012. Il margine ebitda ha raggiunto il 32% del turnover, in rialzo di oltre il 60% e l’utile netto si è attestato a circa 59 milioni di euro, in crescita del 30 per cento. Ottima la performance in termini di cash flow: circa 54 milioni di euro generati, contro i 16 milioni del 2012.
La crescita in tutte le aree geografiche (Americhe a +38%, Europa +50%, Asia +26%) è stata trainata da un netto incremento delle vendite delle nuove collezioni e dalla capillare espansione del retail monomarca, che vedrà circa 150 nuovi opening nel 2013. Per l’esercizio in corso il gruppo prevede di sfiorare il miliardo di euro di ricavi (pari a 7,2 miliardi di corone danesi), con un margine ebitda superiore al 25 per cento.
“Fatturato e utili sono stati positivamente influenzati dal lancio della collezione di San Valentino nel Q1 del 2013 invece che nel Q4 e dall’anticipazione della Pasqua. Tuttavia crediamo in ogni caso che il risultato derivi principalmente da prodotti migliori, strategie di marketing più efficaci e un miglioramento nell’esecuzione delle attività sui punti vendita”, ha affermato il Ceo uscente Bjørn Gulden.
Insieme ai risultati, Pandora ha annunciato che a prendere il posto di Gulden, il quale lascerà il gruppo per rivestire la stessa carica in Puma, sarà Allan Leighton, attuale presidente del cda della società. Marcello Bottoli, attuale Vice Presidente, succederà a Leighton. “Bjørn, Marcello, la dirigenza e io – ha dichiarato Leighton – abbiamo lavorato con molta attenzione per costruire l’attuale strategia di Pandora e il Consiglio ritiene che la continuità nella sua esecuzione e nella comprensione del business stesso siano le chiavi del nostro continuo successo”.