Gap è determinata a raggiungere con la sua rete retail 54 Paesi al di fuori del Nord America entro la fine dell’anno, contro gli otto del 2007. Lo ha svelato il presidente e ceo Glenn Murphy al meeting annuale degli azionisti di martedì scorso, a San Francisco.
Il gruppo californiano sta cercando di espandersi oltreconfine anche con le altre insegne, come Banana Republic, che ha recentemente raggiunto 24 nuovi mercati stranieri (dai tre del 2007), e Old Navy, passato da due a tre con l’approdo in Giappone.
Murphy ha inoltre sottolineato che il 2012 è stato un buon anno per Gap, con le vendite in crescita e un fatturato di 15,7 miliardi dollari, anche grazie all’offerta molto varia di Gap, che oggi parte dal livello ‘value’ di Old Navy e degli outlet di Gap e Banana Republic, passando per il ‘premium’ di Gap, Banana Republic e Athleta, fino al luxury di Piperlime e Intermix.
Durante l’assemblea degli azionisti, Murphy è stato interpellato anche sulla decisione di non partecipare all’accordo Fire and Building Safety in Bangladesh, al quale hanno invece aderito competitor come Pvh e Abercrombie & Fitch. Il ceo del gruppo, che si avvale di 73 imprese del Bangladesh, ha risposto facendo sapere di essere d’accordo con il protocollo al 90%, spiegando che attualmente è in corso una discussione con gli autori dell’accordo per un agreement alternativo.