A un anno di distanza dalla nomina dell’ex Levi Strauss Armin Broger come presidente di Edc, la seconda linea di Esprit, trapelano le prime indiscrezioni sul piano di rilancio che coinvolgerà anche il brand giovane. Secondo quanto riportato dallo stesso Broger nel corso dell’assemblea degli azionisti, Edc sarà oggetto di un completo restyling a livello di immagine che sarà svelato nella primavera del 2014 e che ha come obiettivo quello di riposizionare il brand nel settore del denim internazionale unisex. Oltre al capitolo prodotto, il gruppo svilupperà anche il segmento retail aprendo una serie di negozi, il cui numero complessivo non è stato però svelato e puntando anche sul canale corner e franchising. Il gruppo non ha voluto diramare alcuna informazione riguardo i Paesi che saranno interessati a questo piano di rilancio del marchio Edc che, secondo Broger, ha tutte le carte in regola per ottenere ottimi risultati vista la “distribuzione vecchia e debole dei marchi di denim più affermati del settore”, come riportato in un articolo pubblicato su Modaes.es. Tuttavia è probabile che le prime aree interessate a questa strategia saranno quelle dove il marchio da 7.504 milioni di dollari Hong Kong di ricavi (pari a 744 milioni di euro) conta una presenza consolidata, ovvero Germania, Austria e Svizzera che già ora rappresentano più della metà del fatturato della seconda linea mentre quasi il 20% proviene dalla regione dell’Asia-Pacifico. Il piano di rilancio di Edc rappresenta una delle voci del più ampio piano di ristrutturazione della capogruppo Esprit che sta portando avanti a causa del calo delle vendite (-18% nel primo semestre dell’anno) e delle ingenti perdite (45 milioni nei primi sei mesi dell’esercizio fiscale) partendo dal rinnovo del management con l’ingaggio di ex Inditex fino al riposizionamento in alto del marchio.