Un fatturato consolidato di 160 milioni e 335 mila euro, con un incremento del 7,3% sui 148,6 milioni del 2011. Sono dati di bilancio positivi quelli approvati dai 1.600 soci della cooperativa che si sono riuniti in assemblea al Palarotari di Mezzacorona, in Trentino Alto-Adige. Il margine operativo lordo del Gruppo Mezzacorona, infatti, è stato di 6 milioni e 571 mila euro e l’utile netto ha raggiunto 1 milione 109 mila euro (in calo del 34%). Il patrimonio netto consolidato di gruppo ha toccato gli 87 milioni, in aumento rispetto agli 86 del 2011, mentre l’indebitamento si è ridotto a 147 milioni.
A trainare i dati dell’azienda della provincia di Trento è stato l’estero, che rappresenta ben l’87% del fatturato totale: il primo mercato export resta il Nord America dove sono già stati investiti 7 milioni per campagne promozionali e si prevede di investirne altrettanti. Il gruppo Mezzocorona, che ha conservato la sua anima cooperativa (il suo primo fine, infatti, non è distribuire dividendi, bensì massimizzare le remunerazioni ai soci, quest’anno di 95 euro per quintale di uva, 45 milioni in totale, più 10% rispetto allo scorso anno) e conta tra i principali marchi vinicoli Mezzacorona, Rotari (spumanti), Castel Firmian, Tolloy, Terre del Noce e Nota (grappe prodotte in Trentino), Castel di Querceto e Nannetti (prodotti in Toscana), Feudo Arancio (prodotto in Sicilia) e Righetti (prodotto nel Veneto), è guidato in seguito all’ultima assemblea da Fabio Maccari, ingegnere brianzolo con lunga esperienza in multinazionali alimentari.