L’aveva anticipato e non ha tradito le attese. Il 2012 per Hermès è stato un anno eccezionale non solo dal punto di vista dei ricavi, saliti del 22,6% a 3,48 miliardi di euro, ma anche dal punto di vista della redditività. Il gruppo del lusso ha archiviato l’anno con un incremento del 24,6% dell’utile netto a 740 milioni euro, rispetto ai 594 milioni euro del 2011, battendo le stime degli analisti e nonostante le preoccupazioni del management sull’incremento dei costi delle materie prime di alta qualità, come seta, cashmere e pellami rari. L’utile operativo è cresciuto del 26,4% a 1,12 miliardi di euro, rispetto agli 885 milioni di euro dell’anno precedente e contro attese del consensus ferme a 1,09 miliardi. Il margine è aumentato al 32,1% dal 31,2% del 2011. “Un livello mai raggiunto da quando la società è sbarcata in Borsa nel 1993”, ha segnalato un report di Websim che ha aggiunto: “Lo stesso management è stato probabilmente sorpreso di questa dinamica, un mese fa aveva detto di aspettarsi per il 2012 un Ebit margin solo leggermente meglio di quello del 2011, pari a 31,2%”. Il titolo in apertura di giornata ha già registrato un segno positivo con una crescita superiore ai due punti percentuali.