È di scena a Roma dal 6 marzo fino al 21 luglio l’unica tappa italiana della mostra “White Women, Sleepless Nights, Big Nudes” dedicata a Helmut Newton (1920-2004). Il Palazzo delle Esposizioni ospiterà oltre 200 scatti comparsi nei primi volumi a stampa pubblicati da uno dei più celebri fotografi di moda.
In “White Women” (1976), Newton porta il nudo nell’estetica fashion, ottenendo immagini così sorprendenti e provocatorie da rivoluzionare il concetto stesso di fotografia di moda, testimoniando la trasformazione della donna nella società occidentale. “Sleepless Nights” (1979) raccoglie i lavori realizzati per diversi magazine, Vogue tra tutti, in cui le immagini passano progressivamente da foto di moda a ritratti quasi da reportage. È con “Big Nudes” (1981), poi, che Newton diventa protagonista nella fotografia del secondo Novecento grazie a scatti di grande eleganza in cui le modelle vengono ritratte sistematicamente fuori dallo studio, in strada, spesso in atteggiamenti sensuali, a suggerire un uso della fotografia di moda come pretesto per realizzare qualcosa di molto personale.
L’occhio di Newton vede un’ambiguità di fondo, in cui erotismo e morte non sono che due aspetti della stessa verità. In mostra tra gli altri il ritratto di Andy Warhol nella stessa posizione di una statua della Madonna in una chiesa toscana, Nastassja Kinski che abbraccia una bambola dalle sembianze di Marlene Dietrich, e la donna al cimitero del Père Lachaise di Parigi.