Ritorna in scena il theMicam, che dal 3 al 6 marzo a Fiera Milano Rho punterà i riflettori sulle calzature con un’edizione che accoglierà 1538 aziende espositrici (di cui circa 900 italiane e la restante parte provenienti dall’estero, in primis dalla Spagna, Portogallo, UK, Francia e Brasile) che metteranno in mostra le proprie proposte per l’autunno/inverno 2013-14. Alla fiera sono attesi 36.000 visitatori, per metà stranieri, a conferma dell’importanza dell’evento al di là del panorama italiano.
E infatti, il 75° salone della calzatura ha subito un cambio di look all’insegna dell’internazionalità, trasformandosi nel nome (da Micam a theMicam) e nel logo, che ricorda i colori del gonfalone della città di Milano, con cui l’evento intrattiene da sempre un rapporto importante. Alla conferenza stampa, oltre alla giornalista Paola Bottelli e all’assessore Franco d’Alfonso, erano presenti anche Fabio Aromatici, direttore generale di Anci e di theMicam e Cleto Sagripanti, presidente di Anci e di theMicam. Quest’ultimo ha ribadito il momento difficile pur sottolineando l’impegno dell’associazione nazionale calzaturifici italiani per recuperare la filiera italiana attraverso iniziative concrete, dalla battaglia in Europa a favore del made in (di cui solo tre europarlamentari come Muscardini, Susta e Rinaldi si stanno occupando) alll’Irap, una tassa che grava pesantemente sulle manifatture, e alla necessità di ridurre il cuneo fiscale. In ogni caso, theMicam mantiene anche quest’anno i numeri di sempre, nonostante la crisi. “Le uniche case che non hanno confermato sono quelle che hanno chiuso”, ha affermato.
Come di consueto, l’apertura di theMicam è l’occasione per tastare il polso del settore: i dati preconsuntivi del settore per il 2012 evidenziano per la produzione una perdita dell’1,4% in valore (7,1 miliardi di euro) e del 4,1% in volume, al di sotto della quota simbolica dei 200 milioni di paia di scarpe. Se l’import ha registrato un calo in valore (-5,3%) e in volume (-15,6%), nemmeno l’export, che pure cresce in valore (+2,8%), è riuscito a vantare un segno positivo in volume di vendite, chiudendo in perdita di 6,2 punti percentuale. “I dati del 2012 non sono soddisfacenti”, ha ammesso Sagripanti. “Nel 2012 hanno chiuso 250 aziende del settore e altre potrebbero non raggiungere la chiusura del bilancio di quest’anno: è sempre più urgente che la politica torni a parlare di economia reale”, ha concluso.
Alla conferenza è intervenuto anche Enrico Pazzali, AD di Fiera Milano SpA, che ha commentato positivamente la strategia industriale di Anci e ha rilanciato i progetti di internazionalizzazione, in primis theMicamShangai, che si terrà nella città cinese dal 9 all’11 aprile. “Fino a questo momento in Cina vigeva una sorta di predominio dei tedeschi nel comparto calzaturiero. Siamo felice di esserci sostituiti a loro grazie al nostro know-how. Per il futuro abbiamo tanti progetti, in particolare su un altro continente che per ora non possiamo svelare, che sarà un bel banco di prova e un’opportunità di crescita”, ha detto Pazzali. Chissà non si riferisca a quello carioca.