E diamolo uno schiaffo a questi uomini. Metaforico s’intende, però diamolo. È questo lo sfizio che si vuole togliere la donna che sfila sulle passerelle milanesi, nel secondo giorno dedicato alla Fashion Week. Un po’ come fa la Bond Girl Luciana Paluzzi in 007-Operazione tuono, con un giovanissimo Sean Connery legato a una sedia e pronto a ricevere una scarica di rabbia in piena faccia. Senza arrivare a tanto, la donna può centrare con altri mezzi la guancia del bellimbusto che ha di fronte. Anche se la questione, a dir la verità, non fa per tutte: ci vuole uno spirito forte, un non so che di animalesco. E allora, se il temperamento ardente e combattivo spesso si rappresenta col mondo animale, le donne di carattere per i prossimi freddi vestiranno così. La collezione di Krizia è talmente animal che pare pensata per una pantera pronta a graffiare, che (attenzione) non vuol dire solo sedurre. Un po’ selvatiche, ma mai selvagge, da Les Copains le signore colpiscono con l’effetto animalier. Animalier, appunto, perché senza un certo tipo di unghie non si scalfisce un bel niente. Neanche Prada ha lasciato intravedere l’anima sdolcinata che alberga in ogni donna, con la sua eleganza cruda fatta di pezzi ‘duri’, che diventa quasi una repressione del romanticismo. Avanza un esercito pronto a ‘picchiare’, passo deciso sui tacchi da vertigine e occhi socchiusi, quasi cattivi, perché questa signora non guarda in faccia a nessuno, e se guarda trafigge.