Il Gruppo Sàfilo ha trovato un accordo con i sindacati, a seguito della vertenza avviata lo scorso 11 maggio per la gestione degli esuberi derivanti dal mancato rinnovo della licenza Armani. E’ stato, infatti, sottoscritto un accordo preliminare tra Safilo, Organizzazioni Sindacali e Coordinamento RSU aziendale con l’obiettivo, fanno sapere dall’azienda, “di ricercare tutte le possibili soluzioni volte a ridurre l’impatto sociale degli esuberi”.
Si è infine raggiunto un accordo che prevede “come misura fondamentale e innovativa un ampio ricorso allo strumento della solidarietà per un periodo di 24 mesi”. Il contratto di solidarietà riguarderà la quasi totalità dei 660 lavoratori di Santa Maria di Sala, dei 1.160 di Longarone e tutti quelli di Martignacco e una buona parte dei dipendenti della sede di Padova. Si tratta di un vero e proprio “maxi-contratto” che garantirà flessibilità negli orari di lavoro e che ridurrà al minimo la perdita di salario.
Questa soluzione rientrerebbe nel piano industriale complessivo dell’azienda che prevede una evoluzione del modello produttivo e dell’organizzazione del lavoro “con un significativo aumento del livello di flessibilità insieme ad una serie di azioni di recupero dell’efficienza attraverso programmi di formazione e riqualificazione del personale e attraverso un piano di investimenti selettivi”.