Doppia novità sul fronte uomo e su quello degli accessori per Gaudì. Il marchio carpigiano fondato nel 1995 da Stefano Bonacini e Roberto Marani debutta in questa edizione a Pitti Uomo, con una presenza significativa. “La collezione maschile – ha affermato Bonacini – rappresenta il 40% del nostro fatturato, un peso importante a cui abbiamo voluto dare il giusto spazio con un’area di 300 mq in Fortezza da Basso. Puntiamo sull’internazionalizzazione del marchio coprendo tutte le fiere per noi strategiche: il Bread&Butter di Berlino, Who’s Next a Parigi, Pitti Bimbo e ora anche Pitti Uomo”.
Ad oggi l’export, con in testa Olanda, Belgio, Francia e Paesi dell’Est Europa, vale il 20% sul fatturato di Gaudì, che conta una rete di circa 700 rivenditori fuori dall’Italia ed entro l’anno dovrebbe aprire i primi monomarca nell’area del Golfo e nell’Est europeo. “L’obiettivo nei prossimi due anni è portare l’export al 40% per poi avere, entro il 2015, la metà del fatturato generato oltreconfine”, continua l’imprenditore emiliano.
Sull’altro fronte, il brand ha ripreso la gestione diretta delle collezioni di calzature e pelletteria, che dalla P/E 2013 saranno riportate in-house e prodotte nel polo degli accessori Gaudì a Verona. “Vogliamo dare uniformità d’immagine in tutte le categorie di prodotto che accompagnano il nostro core business e creare sinergie produttive e logistiche. Oggi calzature e accessori non esprimono tutto il loro potenziale, ma già nel 2013 ci aspettiamo una crescita grazie anche all’inserimento di figure nuove”. Nel 2011 il giro d’affari di Gaudì è stato di 58 milioni di euro, a cui si aggiungono circa 6 milioni delle linee accessori, considerate separatamente.