Manca veramente qualche giorno per trovare una soluzione al salvataggio di Limoni, la catena di profumerie controllata da Bridgepoint che ha totalizzato 400 milioni di euro di debiti. Infatti è fissata per il prossimo 18 giugno, l’assemblea degli azionisti che prenderà in considerazione l’abbattimento del capitale per perdite e il termine ultimo per un possibile salvataggio della catena. Entro quella data infatti sono attese eventuali proposte d’acquisto per la società che, in assenza di offerte vincolanti, presenterà una proposta di concordato preventivo supportato da Orlando Management, fondo specializzato in ristrutturazioni.
Due sembrano le strade più probabili: la prima è l’intervento di Coin, direttamente o attraverso il suo azionista BcPartners e la seconda è un salvataggio pilotato dalle banche (Bnp, Unicredit, Ing, Natixis, SocGen, Citi) attraverso la conversione dei crediti in capitale.
Nel frattempo Pio Francesco Borghetti, imprenditore di successo ed ex patron della catena di profumerie, è stato accusato di bancarotta.