Due giorni dopo il terremoto in Emilia si iniziano a tirare le somme sui danni che oltre alle persone hanno toccato anche aziende ed edifici. Da più parti arrivano richieste di aiuto, anche e soprattutto al governo in modo da mettere in cantiere gli interventi necessari per far fronte alla ricostruzione e ripartire al più presto. Anche a Carpi, uno dei distretti principali del tessile-abbigliamento in Italia, il sisma si è sentito in maniera molto forte, ma fortunatamente con lievi danni anche se scuole ed uffici pubblici sono rimasti chiusi per tutta la giornata di ieri. Abbiamo parlato a caldo con alcuni titolari delle aziende del comparto moda della zona per sentire come hanno vissuto questi momenti e se le loro aziende hanno subìto danneggiamenti strutturali. “La nostra azienda non ha subito alcun danno, abbiamo sentito bene la scossa di terremoto, ma non ci sono stati danni, come nel Ferrarese, il Duomo di Modena ad esempio è stato chiuso per controlli, ma non ha subito crolli”, ha dichiarato Edmondo Tirelli presidente di Via delle Perle.
“Carpi fortunatamente, a differenza di altre località, è stata meno colpita dal sisma, ma le autorità stanno ancora verificando la stima dei danni alla cittadina. La nostra fabbrica ha subìto solo danneggiamenti di lievissima entità”, sottolinea anche Franco Ferrari, CEO di Spazio Sei srl azienda specializzata nella produzione di abbigliamento bambino con i marchi Marni, Miss Blumarine, Miss Blumarine Jeans, Ice Iceberg, Parrot, Ki6?.
Il distretto, che si caratterizza, in particolare, per l’accentuata specializzazione nei comparti della maglieria e della confezione con un totale di 1.110 imprese e 7.364 addetti, ha totalizzato nel 2010 un fatturato globale che intorno ai 1.405 milioni di euro in crescita 4,2% rispetto all’anno precedente. “Da noi tanta paura, per fortuna nessun danno. A chi è stato toccato uno sprone a non sedersi e a reagire come è nel carattere della nostra terra”, continua Angelo Marani, stilista e imprenditore, titolare di Marex Spa. “Gli emiliani sono grandissimi lavoratori e sin da lunedì si sono rimessi al lavoro senza lamentele, ma con la solita voglia di fare e ripartire”, sottolinea anche Maurizio Setti, presidente di Antress Industry spa.
Altra caratteristica del distretto è proprio questo spirito di unione, perché proprio così questi imprenditori sono riusciti a rilanciare il tessile-abbigliamento, una ricchezza storica per Carpi che garantisce ancora un enorme potenziale per il futuro, a patto che non si dimentichi sempre di più di fare sistema.