Se c’è una cosa dell’Italia apprezzata in tutto il mondo e che difficilmente entrerà in crisi sono la buona tavola e l’ottimo vino.
A dimostrarlo ci sono i Marchesi de’ Frescobaldi, il gruppo vitivinicolo conosciuto in tutto il mondo per i suoi prestigiosi vini, che nel 2011 ha registrato un fatturato di 82 milioni di euro, in crescita sull’anno precedente del 4%.
La performance positiva del gruppo toscano è dovuta in particolar modo all’export, che ha pesato per oltre il 60%, specie verso la Russia e l’Asia. Con un ebitda pari a 24 milioni di euro e un’incidenza sui ricavi risultata pari al 29%, anchr la situazione reddituale dei Frescobaldi raggiunge un risultato importante. “Questi risultati – commenta Giovanni Geddes da Filicaja, AD Marchesi de’ Frescobaldi – si sommano a quelli del 2010 e portano in due anni la crescita del fatturato a +16% e dell’ebitda a +26% e confermano quanto il settore vitivinicolo italiano di qualità sia vitale, nonostante questo momento di difficile congiuntura economica. In questi primi mesi del 2012 i segni di ripresa in Italia si sono visti, nonostante un avvio piuttosto fiacco. Dall’export – conclude l’AD del gruppo – arrivano segnali incoraggianti, che ci fanno considerare sempre di più i mercati internazionali come occasioni di sviluppo”.
Per reagire alla crisi inoltre, l’azienda fiorentina ha proseguito la strategia di ammodernamento e rafforzamento della propria struttura produttiva, investendo nel solo 2011 oltre 10 milioni di euro in ricerca&sviluppo per rinnovare i propri vigneti e i propri impianti e macchinari.