Fra gli indiscussi protagonisti dell’edizione di Pitti Uomo appena trascorsa c’è senz’altro lui, Graziano Gianelli.
L’ex Geospirit ha infatti presentato il suo nuovo progetto, Up To Be, realizzato assieme alla Beste di Giovanni Santi. “Ci siamo incontrati per caso con Giovanni qualche mese fa su di un marciapiede – ci ha raccontato Gianelli – e in quell’occasione mi ha chiesto se me la sentivo di portare avanti una linea che fosse totalmente nuova”. Così è nato Up to Be, innovativo sia dal punto di vista stilistico che come approccio al mercato, basti pensare che la prima riunione operativa c’è stata il 12 ottobre 2011 ed in soli 3 mesi i capispalla ed alcuni abiti erano già pronti per essere presentati a Pitti. “Una caratteristica di questo progetto è che prenderà le distanze dal tradizionale mercato del programmato – spiega Gianelli – e quindi ci avvicineremo di più ai tempi e alle evoluzioni del mercato dei consumatori. Non è escluso che arriveremo sul mercato con qualcos’altro prima di arrivare con Up To Be, che è pensato per il prossimo inverno”.
Gianelli e Santi parlano infatti di Up to Be come di creatività a 360°, dove il background pieno di cultura tessile che è quello della Beste condizionerà il progetto arricchendolo di contenuti congeniali a creare altre linee come ad esempio una linea di calzature o di accessori. I capi sono un mix&match di giacconi accostabili a piumini con dei bottoni che fanno da link, consentendo quindi di tenerli sia uniti che separati. “Abbiamo affidato la regia dello stile per la parte donna a Sara Capecchi e per l’uomo a Nicola Genovese” ci ha spiegato Giovanni Santi, direttore operativo di Up to Be. “Sono due giovani stilisti che abbiamo letteralmente preso e buttato dentro alla Beste, dove con la regia di Graziano hanno avuto la possibilità di realizzare una collezione che si ponga sul mercato con colori molto accesi e mix tra capo da sopra e capo da sotto assolutamente intercambiabili. Una collezione che si pone in modo molto funzionale e molto easy”.