“Un’occasione per resistere alla crisi”: così il Cavalier Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha definito l’imminente fashion week milanese alla conferenza stampa di presentazione. “Non si è tornati all’annus horribilis del 2009 quando il bilancio della moda italiana ha segnato un -15%, ma la recente instabilità dei mercati ha fatto rivedere al ribasso la previsione per il 2011 (dal +8% al +4%, ndr) e ci deve far riflettere”, ha proseguito Boselli, che ha anche annunciato un piano di ricapitalizzazione della Camera Nazionale da parte delle griffe associate, i cui dettagli saranno definiti a settembre per metterlo in atto ad ottobre.
Il Cavaliere ha evidenziato come AltaRoma abbia lamentato un taglio di a 600mila euro su uno stanziamento di 2,7 milioni da parte della Regione Lazio, mentre la Camera Nazionale riceva solo 500mila euro dalla Camera di Commercio. La speranza della CNMI è riposta anche nella nuova Giunta del Comune di Milano, rappresentata dall’Assessore alla Cultura, Expo, Moda e Design Stefano Boeri, a cui Boselli ha chiesto non soldi, “ma almeno di non farci pagare, se non simbolicamente, per l’occupazione del suolo pubblico”.
Da parte sua, Boeri ha auspicato che la valorizzazione della moda si inserisca in una rinascita di tutta la cultura milanese, compresa quella delle periferie, e ha annunciato l’impegno del Comune nei confronti della filiera a trovare uno spazio ad hoc per dare visibilità al settore moda, come la Triennale per il design, che potrebbe essere Palazzo Dugnani.
Intanto la città si prepara ad accogliere, tra il 21 e il 25 settembre, le 74 sfilate, 53 presentazioni e gli eventi esclusivi della kermesse. Le novità dell’edizione? La nuova grafica tricolore in omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia e tra le location, per ora sempre nel centro storico, l’assenza della tensostruttura di piazza Duomo, osteggiata da Boeri e dal Vescovo di Milano e il ritorno della Loggia dei Mercanti.