Primi segnali positivi per Bulgari. La casa di gioielli ha archiviato il primo trimestre 2010 con fatturato pari a 199,1 milioni di euro, registrando un +11,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In sostanziale miglioramento anche il risultato netto che è pari a una perdita di 8,3 milioni, mentre nel corrispondente quarter del 2009 era negativo per 29,8 milioni.
A livello di categoria merceologica, ad eccezione degli orologi che sono lievemente arretrati (-0,4%), tutti i segmenti hanno riportato una crescita: i profumi del 30,4%, gli accessori del 24,6% e la gioielleria dell'11%. Per quanto riguarda il fatturato per area geografica, il gruppo romano ha segnato una buona performance in tutti mercati in cui opera, a partire dall'America a +48,6%, Asia a +31,8% (in cui il mercato cinese, in crescita del 38,4% ha bilanciato il calo del 7,6% del Giappone), Medio Oriente/altro a +6,4% e Europa a +5,6% (con l'Italia a +7,4%).
I risultati del primo trimestre 2010 – ha così commentato l'a.d. Francesco Trapani – vedono un generale miglioramento in tutte le categorie di prodotto e in quasi tutte le aree geografiche con il contributo sia dei negozi a gestione diretta sia del canale wholesale, ormai in ripresa dopo il massiccio de-stocking dell'anno scorso. Segnali incoraggianti, del resto, sono arrivati anche dalla Fiera di Basilea, dove gli ordini per gli orologi e i gioielli Bulgari hanno registrato un incremento del 60% rispetto all'anno precedente. Anche la performance degli accessori, e delle borse in particolare, ci sta dando grandi soddisfazioni, a conferma della validità delle iniziative in termini di immagine, creatività e investimenti. Alla luce dunque dell'andamento di questo primo trimestre e dei dati positivi di aprile (+15% a cambi comparabili), continuo a guardare ai mesi a venire con un cauto ottimismo.