In perdita i primi sei mesi 2009 di Richemont, che ha subito un calo nell'ebitda del 12,4%, attestandosi a 23 milioni di euro rispetto ai 26,4 milioni della prima metà del 2008.
In calo anche il fatturato che si è attestato a 2,3 miliardi di euro, registrando un -15% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.
Il gruppo, in base agli International Finance Reporting Standards, ha ridotto i segmenti da 5 a 4, facendo rientrare Alfred Dunhill e Lancel sotto la voce altro e non più sotto la voce a se' stante pelletteria e accessori.
A dare una nota positiva al gruppo i risultati nell'area Asia-Pacifico, che ha registrato un +6% , con 771 milioni di euro sulle vendite totali. Il maggior contributo è stato dato dalla Cina, che durante i sei mesi ha inciso per il 32% sul turnover del gruppo. Male l'America, con un -35% in termini di vendite, l'Europa a -21% ed infine il Giappone, che ha registrato un calo del 9%.