Malìparmi apre il suo archivio e inventa il tessuto della memoria, un materiale che è il patch di tutte le texture che hanno fatto la storia del brand della provincia di Padova.
Il progetto � ha raccontato Antonio Batticciotto, alla guida del marketing di Malìparmi da circa un anno � ha preso origine da un'idea di recupero, innanzitutto un recupero di valori , da cui sono nati 10 modelli di abbigliamento e di accessori che riscoprono il patrimonio vintage del marchio. Si tratta di un'edizione limitata ma accessibile nel prezzo, che ha lo scopo di avvicinarsi al consumatore in questo momento difficile del mercato. Anche il packaging, realizzato senza plastiche ma solo con carte riciclate, è in linea con lo spirito del progetto. La collezione sarà distribuita, a partire da marzo 2010 in tutti i monomarca italiani e in alcuni negozi selezionati.
Il 2009 è andato abbastanza bene � ha continuato Batticciotto – e prevediamo di chiudere l'esercizio in crescita del 10%, raggiungendo 25 milioni di euro. Questo è un primo step che rispetta il nostro piano triennale, in base al quale contiamo di raggiungere 36 milioni entro il 2011. E' stato un anno di consolidamento che ci è servito per rafforzare i nostri focus: stile, creatività, ironia, colore e artigianalità, i cardini sui quali gira il nostro mondo.
Per il 2010 vogliamo proseguire nel nostro piano di aperture, con 4 o 5 opening, di cui uno nel primo semestre in Italia, mentre all'estero, dopo la nuova insegna di Saragozza, vorremmo spingere sui mercati spagnolo e francese. L'internazionalizzazione è una delle nostre priorità, tanto che il 32% del fatturato è realizzato oltralpe e soprattutto in Spagna, Grecia, Francia, Inghilterra, Germania, Austria, Svizzera e Benelux, a cui vorremmo aggiungere, in futuro, anche Scandinavia, Stati Uniti e Cina.
Per la P/E 2010 Malìparmi lancia la collezione Sauvage, una sorta di ritorno alle origini che segue la linea Metamorphosis, basata sul concetto di cambiamento, attualmente nei negozi. Nella proposta per la prossima stagione abbiamo enfatizzato tutte le lavorazioni presenti sui nostri tessuti. In Indonesia abbiamo 600 persone che operano per noi, dislocate in 10 villaggi diversi in cui si realizzano finiture peculiari. Più che rincorrere la marginalità, la nostra azienda ricerca le lavorazioni di altri tempi, come il tye & dye per i tessuti e il crochet per le borse, che danno un carattere unico e riconoscibile ai nostri prodotti.