Negli ultimi due mesi Ferragamo ha visto i primi segnali di recupero, soprattutto nell'area cinese che ha risentito meno della crisi che nell'ultimo anno ha colpito il lusso. E' quanto ci ha dichiarato in un'intervista a margine della sfilata l'ad Michele Norsa.
Questo è un anno di crisi severa a livello globale, per tutte le aziende e tutti i mercati, con poche eccezioni. Ma da agosto, dai numeri dei negozi che monitoriamo ogni giorno, si vedono dei segni di miglioramento e negli ultimi giorni si vede un po' più di fiducia ed entusiasmo.
Abbiamo mantenuto anche per il 2009 i piani sui negozi: ne abbiamo aperto una ventina e alcuni sono stati ristrutturati o allargati. Ovviamente non abbiamo aperto con lo stesso ritmo del 2008 (la rete distributiva era cresciuta di 49 unità, ndr), ma rimane un buon ritmo, soprattutto in Cina, dove nel 2010 ci sarà almeno una decina di progetti (Cina, Hong King e Macao), perché è il Paese dove la crisi economica è già in via di superamento con un buon tasso di crescita dell'economia globale e soprattutto dei progetti di real estate, development, mall, alberghi e infrastrutture che è quello che i negozi necessitano.
Ferragamo ha realizzato nel 2008 ricavi per � 691 milioni, in miglioramento dell'1% a cambi correnti e del 5% a tassi costanti, mentre nell'area Asia-Pacifico il fatturato è cresciuto del 23%.