L'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e l'Espace Culturel Louis Vuitton hanno inaugurato lo scorso 23 settembre la mostra Scritture Silenziose, a Palazzo Dugnani a Milano, che sarà di scena fino al 31 ottobre 2009. La mostra si inserisce all'interno del progetto Moai: Journey of Light con cui Louis Vuitton si impegna a richiamare l'attenzione mondiale sull'Isola di Pasqua. L'obiettivo di questo progetto è quello di proteggere il patrimonio culturale dell'isola e il suo fragile ecosistema, sostenendo la creazione di una Fondazione Rapa Nui.
“L'Espace Culturel Louis Vuitton espone arte contemporanea dal 2005, anno della sua fondazione, ci spiega il curatore della mostra Hervé Mikaeloff. Ogni anno lo spazio ospita circa tre o quattro mostre, tutte relative al tema del viaggio. Oggi presentiamo qui a Milano Scritture Silenziose, una mostra che ha lo scopo di aiutare la Fondazione Moai a sostenere l'Isola di Pasqua e la sua cultura. Per questa mostra abbiamo selezionato scritture provenienti da quest'isola – che troviamo incise sulle tre tavolette glifiche Rongo Rongo, attualmente ancora indecifrate – e mostrandole agli artisti che hanno partecipato al progetto li abbiamo invitati a darne una loro interpretazione.
La proposta di portare in Italia questa mostra è partita da me, ci rivela l'Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Massimiliano Finazzer Flory, perché quando l'ho visitata a Parigi l'ho trovata subito straordinaria, suggestiva e assolutamente coerente alla mia politica culturale. Con gli amici francesi ci siamo subito trovati a condividere la stessa idea che l'arte è un linguaggio e il linguaggio è una domanda. E' una domanda su noi stessi, su chi siamo e su chi potremmo essere. Questo potremmo essere è una provocazione letteraria talmente interessante che ci siamo mossi subito e in pochi mesi abbiamo offerto una location teatralizzante come è Palazzo Dugnani che, anche per i prossimi mesi, avrà il compito di indagare questo rapporto tra arte contemporanea e videoinstallazioni. La prossima mostra andrà proprio in questa direzione, faremo una antologia delle migliori videoinstallazioni italiane degli ultimi vent'anni sul tema del Nomadismo: ossia la migrazione delle idee. Palazzo Dugnani è diventato un atelier di sperimentazione e sono davvero felice di questa prima iniziativa con gli amici di Louis Vuitton che per la prima volta hanno portato una mostra fuori dall'Espace Culturel Louis Vuitton.
Tra gli artisti italiani che hanno partecipato al progetto, Marco Nereo Rotelli ha presentato un'opera che è un microcosmo in cui vige la semplicità del colore. Io lavoro sulla scrittura, ci spiega Rotelli, e in un periodo in cui il linguaggio è sempre più fugace e veloce, la pittura o l'incisione � come nelle speaken tablets dell'Isola di Pasqua – può essere qualcosa che viene scritto lentamente dando dei significati. La mia interpretazione delle scritture silenziose è che laddove c'è questa zona silenziosa della scrittura, dove ci sono linguaggi in ombra come quelli persi dei Rapa Nui, passano i messaggi più intensi. L'opera, nello specifico, è una parete composta da piccole tessere 20x20cm, che ogni giorno dipingo come se fossero le pagine di un diario. E' un'opera dipinta segno per segno, rinnovando alcuni stilemi delle speaken tablets che si leggono – come quest'opera – davanti e dietro, da destra o da sinistra, dall'alto o dal basso. Questa molteplicità di direzionamento è anche un modo per dire che le direzioni della parola sono multiple. Non siamo nell'area del significato ma del significante, le speaken tablets, infatti, a differenza del nostro linguaggio che deve dire la realtà, significano che la realtà non può essere detta ma deve essere intuita. Esse indicano le possibilità di una cosa. Il fatto che gli orizzonti siano possibili e non già decisi da una razionalità scritta a me interessa molto.
La mostra celebra ancora una volta le analogie tra arte contemporanea e moda. La moda attinge molto dall'arte contemporanea, conclude l'Assessore. L'arte contemporanea offre alla moda una riflessione sul colore, una rappresentazione di nuove tecniche e soprattutto offre un po' di inquietudine e di incertezza, mette in scena le contraddizioni della vita e questo rende più divertente la cultura. A volte, infatti, la nostra moda è troppo certa, troppo sicura di sé, quasi aggressiva.
Tavoletta Rongo Rongo
Marco Rotelli – Save the Poetry