E' retail la parola chiave del Gruppo Ermenegildo Zegna per il 2008. L'investimento in questo campo rappresenta infatti l'elemento strategico più importante per il Gruppo che ha chiuso il 2008 con una crescita del fatturato netto del 3,2%( 870,6 milioni di euro), ed un utile netto a 62,3 milioni di euro.
Cina, India, Medio Oriente e America Latina hanno visto destinarsi molte risorse da parte del Gruppo ed hanno assicurato un buon ritorno negli investimenti, contribuendo a determinare oltre il 25% del fatturato complessivo del marchio Zegna, bilanciando il ridimensionamento delle vendite sui mercati maturi, come Usa e Giappone. In particolare, le aree dove si sono registrati incrementi significativi sono: Est Europa (+18%), Medio Oriente (+50%), America Latina (+15%), Corea (+7%) mentre in India il fatturato è raddoppiato. La Cina infine, con una crescita del 30%, si conferma come secondo mercato mondiale.
E incurante della durezza della crisi economica mondiale Il gruppo Zegna sta inoltre intensificando i suoi investimenti in campo retail, a partire dall'Asia, con le aperture, nel 2009, dei global stores progettati da Peter Marino a Shinjuku (Tokio), Dubai e Hong Kong, a cui si aggiungono oltre 20 nuovi negozi a livello mondiale, 15 nella Great China (Cina, Hong Kong, Macao e Taiwan), 2 a Singapore, 3 nell'Europa dell'Est, 1 negli USA (Houston) e, in Europa, il restyling dei negozi di Barcellona, Lugano, Francoforte, Milano-Malpensa e Roma-Fiumicino.
Per sostenere e rafforzare le nostre quote nel mercato del lusso maschile, confidando nella possibilità di ripresa a partire dal 2010, ci siamo impegnati in un massiccio sforzo di investimenti ha affermato l'AD del Gruppo, Ermenegildo Zegna.L'attuale, prolungata, difficile situazione dell'economia, tuttavia, si rifletterà al ribasso sui nostri risultati 2009 ed, in particolare sulla redditività, ma personalmente resto convinto che questo sia il momento giusto per andare all'attacco, per uscire vincitori da una crisi la cui durata è difficile da prevedere.
Il fatturato consolidato è riconducibile per il 75% ai prodotti di abbigliamento, a cui contribuisce anche il marchio Agnona, e agli accessori, che incidono per oltre il 15% sul giro d'affari complessivo, mentre circa il 10% proviene dai tessuti. Un contributo significativo infine ed in forte accelerazione è stato dato dai profumi, dagli occhiali e dall'underwear realizzati su licenza e dai prodotti in pelle.